Serie A, diritti tv: come funziona il nuovo bando ufficiale?

In attesa di capire quando sarà effettivamente pubblicato il nuovo bando per l’asta del prossimo ciclo di diritti tv, vediamo il suo funzionamento. De Siervo, ad della Lega di A, ha comunicato che il bando ” verrà pubblicato in italiano e in inglese entro una settimana da oggi ( oggi 16 maggio 2023, ndr.) . O al massimo i primi di giugno.”

Tra le grandi novità, il nuovo funzionamento dei pacchetti e l’aumento dell’arco temporale per la trasmissione dei match. Ma cosa succederà una volta pubblicato il bando? Come si svilupperà la trattativa tra chi vende e chi compra?

Diritti tv Serie A: il bando “matrioska”

De Siervo lo ha definito ” bando matrioska, con otto pacchetti diversi e tre configurazioni differenti.” Ma cosa significa? Si tratta di un percorso progressivo con 3 diverse modalità di vendita, quella diretta, quella attraverso un intermediario indipendente, e infine attraverso il canale della Lega. ” Sono matrioske, se andiamo avanti, la busta precedente decade“.

Questo vuol dire che progressivamente, se fallisse la prima modalità di vendita ( ad esempio la diretta) si passerebbe alle seconda e così via. Fallita la terza opzione si ricomincerebbe con un nuovo bando.

La prima matrioska

Il primo step è quello della vendita diretta. I broadcaster interessati presenteranno un’offerta per gli otto pacchetti e le varie combinazioni. Il prezzo di vendita minimo è stabilito nella somma di 1,2 miliardi di euro per 3 anni, che salirà progressivamente in base alla durata dell’accordo. Si passerà ad un +10% sui 4 anni, e ad un +20% nel caso di accordo quinquennale.

Sui 3 anni la Lega dovrebbe così incassare 3,6 miliardi di euro, 5,2 miliardi su 4 anni, e nella migliori delle ipotesi 7,2 miliardi sui 5 anni.

Il prezzo minimo è la somma minima che la Lega sarà costretta ad accettare al momento dell’apertura delle buste. Nel caso arrivassero offerte inferiori, la Lega comincerebbe le trattative private con i diversi broadcaster.

La seconda matrioska

Nel secondo step, che si verificherebbe in caso di mancato accordo nella vendita diretta, la Lega passerebbe alla vendita attraverso un intermediario, come successo nel triennio 2018/2021 con Mediapro. Si tratterebbe di ” un soggetto che si sostituisce alla Lega per fare bando. È più complicato rispetto al passato, ma abbiamo ritenuto di mantenere questa opportunità.” Spiega ancora De Siervo.

L’ultima matrioska: il canale ufficiale della Lega

A questo punto si passerebbe all’ultima possibilità, forse il progetto più avveniristico per il nostro sistema calcio. Ovvero quello della creazione di un canale ufficiale della Lega, che si occuperebbe della trasmissione del campionato.

Nei mesi scorsi si era infatti paventata l’idea di questo canale, con l’interessamento tra l’altro, di forti gruppi di investitori come JP Morgan, che avrebbe finanziato il progetto quasi per intero.

Si tratta di una manifestazione vincolante per la creazione del canale per un periodo di 10 anni in cui un partner finanziario come distributore del canale può offrire un minimo garantito alla Lega e presentarsi lui sul mercato.” La Lega uscirebbe così dalla modalità “bando” e dovrebbe, come affermato dall’AGCOM, confezionare un canale con all’interno la pubblicità.

Sempre De Siervo spiega che in questo caso ” la Lega intraprende percorso di offerta diretta del contenuto da cui non tornerà più indietro. Sarebbe una via intermedia, quella cioè di trovare un partner che azzera il rischio imprenditoriale di andare sul mercato.

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