Intervenuto ai microfoni di Radio 24, il ministro dello Sport Andrea Abodi ha parlato della situazione critica che affligge il settore giovanile delle squadre italiane e i conseguenti problemi accusati dalla Nazionale di Roberto Mancini.
Una soluzione (o almeno un’idea) però c’è, e Abodi la ricorda: “Nei prossimi giorni inizierò a dialogare con la Lega Serie A anche per definire quello che la legge Melandri aveva stabilito, cioè la distribuzione di risorse finanziarie, ovvero al 5% dei diritti televisivi, in funzione del coinvolgimento dei giovani in campo“.
Tale novità in realtà risale al 2019, con l’ultima modifica della Legge Melandri che prevedeva, appunto, che una quota di almeno il 5% dei ricavi venisse distribuita tra i club in base ai minuti giocati nel campionato di serie A da giocatori di età compresa tra 15 e 23 anni, formati nei settori giovanili italiani.
Una legge che potrebbe incentivare l’impiego dei giovani nella massima categoria e che inciderebbe quindi sul bilancio dei club. Risolvendo magari un problema molto più grande.