Diritti tv Serie A: le ultime news in vista della prossima stagione

La gara per l’assegnazione dei diritti televisivi è sempre stata uno dei momenti clou della Serie A e rappresenta una importante fonte di guadagno per i club. La possibilità di avere una gara più aperta ad altre emittenti ed operatori potrebbe portare ad una maggiore concorrenza e quindi ad un maggior introito per i club.

È importante sottolineare come la situazione pandemica abbia influenzato il mondo del calcio, e la conseguente chiusura degli stadi ha reso ancor più rilevante il ruolo dei broadcaster. La questione dei diritti televisivi ha rappresentato, quindi, negli ultimi anni una questione centrale per la sopravvivenza dei club, ed è ancora oggi di vitale importanza, anche considerando il mismatch con gli altri campionati.

La Lega Serie A ha il compito di trovare il giusto equilibrio tra la necessità di incassare il massimo possibile e quella di garantire un’ampia copertura mediatica del campionato.

La Lega si prepara, pertanto, a mettere all’asta i diritti televisivi relativi al prossimo quinquennio del campionato italiano. Il bando dovrebbe essere pubblicato nei prossimi giorni e gli importi minimi previsti sono di 927,5 milioni di euro, con l’obiettivo di arrivare al miliardo.

In passato, la gara per l’assegnazione dei diritti televisivi è stata caratterizzata da esclusive per le partite di Serie A, ma sembra che questa volta la situazione sarà diversa, poiché si prevede una maggiore apertura ad altre emittenti ed operatori.

Tuttavia, sembra tramontata l’ipotesi di un pacchetto per la trasmissione di una partita in chiaro a giornata, di cui si era parlato nelle precedenti settimane e che aveva attirato le attenzioni di molti operatori come la Rai.

Il match di cartello per ciascuna settimana dovrebbe essere riservato in esclusiva ad un altro player oltre a Sky e DAZN, plausibilmente un servizio di streaming come Prime Video, che in Italia ha già acquisito i diritti di trasmissione della Champions League.

I broadcaster avranno 30 giorni di tempo per la consegna delle offerte e qualora queste non dovessero soddisfare la Lega Calcio, si procederà con la fase di trattative private. La situazione dovrebbe delinearsi nel giro di un mese.

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