Diritti TV Serie A: Bocciato l’emendamento Lotito

Secondo il Corriere della Sera, sarebbe intervenuto il Quirinale sull’emendamento che porta come primo firmatario Claudio Lotito. Il senatore di Forza Italia, nonché presidente della Lazio, era riuscito ad inserire la proroga per i contratti di licenza sui diritti tv all’interno del Decreto Milleproroghe, che proprio oggi è arrivato in aula al Senato. Ma sulla questione è intervenuto il Presidente della Repubblica con un’azione di “persuasione” verso Palazzo Chigi per ragioni che riguarderebbero sia “il merito che il metodo” della norma. Per tanto, il Capo dello Stato ha invitato alla revisione dell’emendamento.

La modifica della legge Melandri

L’approvazione della proposta del presidente della Lazio, avrebbe comportato una modifica della Legge Melandri, che regola i diritti televisivi calcistici, e avrebbe prolungato i contratti con i concessionari dei diritti tv, in questo caso Dazn e Sky, fino ai 5 anni. L’emendamento è stato approvato dai partiti della maggioranza di governo, ma ha innescato discussioni all’interno della stessa. Infatti, il ministro dello Sport Andrea Abodi, qualche giorno fa, si è detto contrario per via del “percorso” che aveva seguito la modifica, seppure questa possa portare a un effetto benefico per il calcio italiano. Nonostante le discussioni interne, il governo aveva deciso di proseguire sulla strada dettata da Lotito, almeno fino alla chiamata del Quirinale.

Il Quirinale, diplomaticamente, ha chiesto al governo di rimettere a gara i diritti tv, una volta scaduti. E proprio con questi ultimi sviluppi, che, nonostante l’approvazione in commissione Bilancio ed Affari Costituzionali del Sentato, oggi è arrivata la bocciatura da parte dell’Aula. Infatti, è stato approvato l’emendamento del Governo che sopprime, all’Art. 16 del DL Milleproroghe, la possibilità di estendere fino a 5 anni la durata dei contratti di licenza per i diritti tv in corso per gli eventi sportivi. L’emendamento del governo è passato con 158 favorevoli, 3 contrari e 3 astenuti.

Dopo questa battuta d’arresto la Lega Serie A dovrà pianificare la vendita del prossimo pacchetto 2024/27 cercando nuove soluzioni, dopo la bocciatura del “piano Lotito”. Il senatore di Forza Italia era stato già al centro di alcune polemiche sia in occasione della cosiddetta “norma salva calcio” inserita della legge di bilancio, sia per delle polemiche con il capogruppo di FDI Lucio Malan su un altro emendamento proposto dal presidente della Lazio, riguardo alla partecipazione del tifo organizzato ai board delle società sportive. Non felici le parole del Senatore Malan, nei confronti di Lotito, durante la discussione del provvedimento in commissione:

Dopo i favori che ha avuto col rinvio delle tasse per il calcio dovrebbe solo tacere

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