Il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, fresco del titolo di campione d’Italia si è concesso ad un’intervista al direttore di Republica in cui ha espresso le sue idee in merito ad una rivoluzione nel format della Serie A e delle Coppe Europee.
«Il calcio è il gioco più antico del mondo, talmente antico che pensare che debba rimanere così com’è è sbagliato»
Aurelio De Laurentiis
Quali sono le novità che De Laurentiis vorrebbe introdurre nel format della Serie A?
Il mantra è non giocare nei mesi invernali e far partire la stagione di Serie A, insieme al resto dei campionati europei, dal 1 Aprile fino al 31 Ottobre per evitare di giocare in condizioni atmosferiche avverse, concedere più riposo ai giocatori e consentire da Novembre a Marzo delle sessioni con le nazionali oltre che i ritiri dei club di appartenenza:
Perché giocare d’inverno con la neve, la pioggia, la grandine? Non potremmo cominciare in tutta Europa il 1° aprile? Non è un pesce d’aprile, ma una necessità. In 7 mesi fino a ottobre si potrebbero disputare campionati nazionali e Coppe europee. Da novembre a marzo restano 5 mesi per far riposare i signori calciatori, andare in ritiro, giocare con le nazionali
Aurelio De Laurentiis
E per le competizioni europee? Di seguito le parole del patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis:
vevo detto che bisognerebbe portare sul tavolo 10 miliardi, non i 4-5 che la UEFA si appresta a garantire dal prossimo ciclo. Ho proposto due campionati europei. Uno per 25 federazioni minori che non possono permettersi gli investimenti dei Paesi più importanti. E uno con le prime sei squadre dei cinque grandi campionati, che dunque cambierebbero ogni anno, con partite secche, escludendo i confronti fra squadre dello stesso Paese. Tutto il mondo le guarderebbe
Aurelio De Laurentiis
Infine, una chiosa sulla legge melandri:
Ha fatto dei guai inimmaginabili. Nel cinema ci ha massacrato. Nel calcio ha fatto una legge che strozza: per questo grandi società come Inter, Juventus, Milan, Roma non ce la fanno con i bilanci. Chiedo alla premier Giorgia Meloni, poiché ci sono 28 milioni di elettori appassionati di calcio, di sedersi con noi cinque minuti e di liberalizzare il modello per poter ottenere un fatturato che renda tutti felici e competitivi, senza debiti
Aurelio De Laurentiis