Diritti TV Serie A: JP Morgan, pronta una mega offerta per finanziare la Serie A

Dopo l’interesse per la Superlega, JP Morgan torna a far parlare di se in ambito calcistico: la banca sarebbe pronta ad un grande investimento sul calcio italiano.

Una notizia che può far respirare tutto l’ambiente calcistico italiano dopo le recenti vicende cha hanno visto: la Juventus penalizzata di 15 punti per il “filone plusvalenze” ed ancora sotto l’occhio del ciclone per la “manovra stipendi“; il Milan nel mezzo di una indagine iniziata per mano di Blue Skye che lamenta un danno per 100 milioni legato alla cessione del club da parte di Elliott a RedBird.

Il tutto anche alla luce di un importante situazione di indebitamento che riguarda sia Inter che Juventus. La prima ha chiuso un’altra stagione in rosso per 140 milioni mentre la seconda è reduce da due diversi aumenti di capitale per un totale di 700 milioni emessi dalla holding Exor.

Quali sono le offerte arrivate in Lega?

Mentre in Premier League il totale speso, per la sessione di mercato invernale, dalle società raggiunge i 922 milioni di euro la Serie A si trova, ancora una volta, di fronte ad un’offerta da parte di un istituto finanziario per un grande investimento sul calcio italiano.

Sembra impossibile, ad oggi, colmare il gap con la Premier League eppure la Serie A ha attirato l’attenzione da parte della banca d’affari JP Morgan, che ha infatti presentato un’offerta all’assemblea di Lega del 27 gennaio per investimenti, secondo quanto trapelato negli ultimi giorni, pari ad una cifra compresa tra i 700 milioni ed il miliardo di euro in finanziamenti bancari. E i diritti tv sono sul piatto come garanzia per l’investimento.

Sulla vicenda è intervenuto così l’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo:

Non è una novità, il calcio italiano in passato ha sollevato interesse tra gli istituti finanziari. In questo momento si è ritenuto di poterci aprire al confronto. Allo stato attuale sono arrivate sette dichiarazioni di interesse

Sarebbero, infatti, nove gli istituti finanziari ad essersi fatti avanti con la Lega. Tra questi figurano, oltre alla già citata JP Morgan: SearchlightCarlyle assieme ad Apax e The Three Hills;  Apollo; Goldman SachsCitibank; ed il gruppo bancario tedesco Deutsche Bank.

Da JP Morgan a Deutsche Bank, come cambiano i diritti tv?

De Siervo è poi anche intervenuto sul tema dei diritti tv e sul prossimo bando:

“Non ci poniamo limiti verso l’alto, ma non possiamo pensare di fare peggio della situazione attuale. Dobbiamo fare meglio sia in Italia e soprattutto all’estero, dove fino a 20 anni eravamo i leader indiscussi ma non abbiamo investito sulla internazionalizzazione. Non sara’ facile recuperare il tempo perduto”

L’amministratore delegato ha poi spiegato che nelle prossime settimane si aprirà il dibattito con i club i quali decideranno come muove i prossimi passi alla luce del nuovo bando per i diritti di Serie A e delle offerte giunte in Lega da parte delle diverse banche d’affari. Lo stesso ha però chiarito che si tratta di due sfere differenti e distinte. Ciò nonostante De Siervo ha poi spiegato come sarà possibile per la Lega, con un intervento normativo, passare all’assegnazione dei diritti per 5 anni, permettendo agli investitori di costruire un piano prolungato negli anni e meno soggetto a repentini cambiamenti.

Diritti TV Serie A: la posizione di Lotito, De Laurentiis..

I presidenti non hanno ancora delineato il percorso da seguire e come successo in passato, molti di loro potrebbero non essere disposti a cedere quote azionarie della società che gestirà la prossima tornata dei diritti televisivi. In particolare ricordiamo l’opposizione di Lotito e De Laurentiis nella precedente operazione con il fondo CVC.

In quest’ottica bisogna anche ricordare quanto appena successo in Parlamento, anche e soprattutto per mano del patron laziale senatore di Forza Italia, con l’emendamento “spalma debiti” che permetterà alle società di Serie A si usufruite di un salvagente finanziario, il quale consentirà di dilazionare il conto relativo alle imposte non pagate durante il 2022. E la posizione di Lotito potrebbe essere ingombrante e decisiva, come andrà a finire?

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